L’incontro si è svolto in
presenza di 20 consiglieri della scuola secondaria di primo grado Marconi,
Moruzzi e Galilei. Abbiamo ricordato ai ragazzi i prossimi appuntamenti ai
quali poter partecipare:
- · Giovedì 6 dicembre, (un’ora) ore 14,30-15,30, attività presso la biblioteca di Casalecchio. In occasione del compleanno di Casa della Conoscenza, l’Amministrazione comunale ha allestito un’installazione, una sorta di gioco collettivo, per conoscersi di più. Si trova nell’emeroteca, al piano terra della Casa della Conoscenza. Il gioco è composto da un filo di colore diverso a seconda della fascia di età che corrisponde a diverse opzioni di risposta. Le domande sono sia generali sia legate alla propria città.
- · Primo incontro del gruppo lettura rivolto ai consiglieri di primo grado giovedì 13 dicembre (un’ora) dalle ore 14.30-15,30 rivolto ai compagni interessati. Si porterà da casa il proprio libro preferito per condividerlo con i compagni e presentarsi. In quella data sarà possibile prendere in prestito un altro libro da leggere
- · Mercoledì 12 dicembre incontro su fossili e minerali
- · Martedì 18 dicembre, ultimo incontro prima delle feste, mercatino di solidarietà
Iniziamo con una prima attività riguardante gli stereotipi e i
pregiudizi, “apporre etichette”, su un cartellone con disegnata una sagoma i consiglieri scrivono tutte le
caratteristiche che vengono in mente e
che hanno sentito dire nei confronti della persona migrante. Emergono
dall’attività molti luoghi comuni che si sentono dire spesso riguardo la
persona migrante, sia positivi che negativi:
“Speranza, abbandono della famiglia, tradizione, emarginare,
analfabeta, insicurezza, disorientamento”.
Nella seconda attività svolta si chiede ai ragazzi di rispondere con
una breve frase all’affermazione:
“Incontro qualcuno di un altro
paese...” le risposte vengono riportate su un cartellone. Alcune delle
domande chieste :
Su cosa ti concentri? Cerco
di capire le ragioni per cui arriva in un paese, cercherei di interagire con
lui/lei, mi concentro sul dialogo, sulla
sua personalità, sui suoi vestiti, sull’aspetto fisico e sulle mani.
Quali aspetti ti piacciono e ti
attraggono? La lingua che parlano, i gioielli, le tradizioni, il colore
della pelle, il loro coraggio.
Quali ti possono provocare un
rifiuto? Perché? La difficoltà di confronto, il cibo, vedere la loro
tristezza, il luogo in cui vivono, il loro odore.
Cosa vedi quindi? Chi vedi?
Una brava persona che ha bisogno di aiuto, una persona che ha i nostri stessi
diritti, una persona sfortunata che ha passato momenti brutti.
Passiamo all’ultima attività su
cartellone, le Sfumature di mobilità:
chi sono le persone che si spostano?, scriviamo quelle che vengono in mente su
un altro cartellone: “pendolare, studenti, turisti, militari, viaggiatori,
rifugiati, profughi, migrante, missionari…”
Leggiamo insieme la poesia “Rifugiato” di Rubimbo Bungwe, 14
anni, Zimbabwe, 2002
E quindi avevo
un nuovo nome, rifugiato
Strano che un
nome mi allontani da me stesso, dal mio passato,
dalla mia
personalità e dalla speranza.
Strano questo
rifugiato.
Tanti sembrano
condividere questo nome, rifugiato.
Eppure
condividiamo molte differenze.
Non sto bene
con il mio nuovo nome.
Voglio
condividere il mio passato,
recuperare il
mio orgoglio per mostrarlo.
Anche io, con
il tempo, offrirò più di ciò che ho preso in prestito.
Per adesso, il
conforto che cerco risiede nel vecchio, tuttavia
nuovo nome che
ho scelto - amico.
E riflettiamo sulle
parole scritte sopra la sagoma per cercare di guardare oltre la semplice
espressione “migrante ”. I ragazzi vengono divisi in quattro gruppi e
distribuite delle schede dei casi con la
storia di alcune persone migranti, riflettiamo insieme rispondendo alle
domande:
·
Quali sono le caratteristiche della persona
nella scheda,
·
cosa fa la comunità per offrire un’accoglienza
migliore alle persone rifugiate.
·
Cosa credete che possano offrire queste persone
alla società in cui si inseriscono
·
Dopo aver letto la storia è cambiato qualcosa
rispetto a ciò che pensavate?
Proviamo quindi ad apprendere
alcune definizioni. “Chi è per voi la
persona rifugiata? Il richiedente asilo? Lo sfollato? La persona
migrante?” vengono consegnati dei fogli da abbinare alle corrette definizioni.
Leggiamo insieme il significato per confrontarci sulle differenze dei termini,
in più ricollegandoci alla prima attività svolta definiamo pregiudizio,
stereotipo e discriminazione.
Compito che svilupperemo durante il prossimo incontro sarà di chiedere
a ogni gruppo di elaborare un decalogo di azioni su come evitare che in classe
o a scuola si sviluppino atteggiamenti discriminatori.
L’obiettivo è quello di lavorare
sul concetto di accoglienza e di indagare su come le leggi nazionali e
internazionali tutelano i diritti dei rifugiati e su cosa possono fare le
comunità locali per far sì che il fenomeno migratorio venga percepito come una
risorsa e non come un problema.
Isabella Marenzi
Facilitatrice CCRR
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