Martedì 2 dicembre i consiglieri hanno avuto la possibilità di conoscere la Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza Maria Garavini. L'incontro è avvenuto a distanza, ma nonostante ciò non è mancata da parte dei ragazzi la voglia di raccontarsi e confrontarsi con l'ospite dell'incontro.
I consiglieri, uno per volta, sono stati invitati dalla facilitatrice a rispondere ad alcune domande, relative all'esperienza di ciascuno durante la pandemia. Fra le domande più d'impatto rientrano:
- Qualcuno vi ha spiegato i motivi del lock-down?
- Cosa vi è mancato?
- Come sono andate le lezioni on-line?
- Come avete vissuto il tempo in famiglia?
- Come state vivendo questa situazione adesso?
Ogni consiglieri ha raccontato a tutto il gruppo e alla garante la propria esperienza. Vediamo insieme alcune testimonianze:
L: sapevo i motivi del lock-down e me l’hanno spiegato i miei genitori. Tutto mi era abbastanza chiaro. Mi è mancato vedere i miei amici, stare con i nonni, giocare a calcio e andare a scuola. Non mi sembrava giusto quasi tutto. Ho avuto dei problemi di connessione con le videolezioni, non sentivo bene le spiegazioni e i compiti a volte non riuscivo a farli bene. Con la famiglia siamo stati più legati del solito, tutti i giorni ci vedevamo di più. Abbiamo rinforzato il legame.
A: una cosa che mi è mancata con le lezioni online è il contatto visivo e la presenza fisica. Ci sono stati problemi di connessione che hanno reso difficile la comprensione di alcuni aspetti. Mi è mancato stare con i miei compagni e fare sport.
E: adesso sto vivendo in una situazione difficile. Ci sono le video lezioni di danza che non sono la stessa cosa. È un po' meglio di prima, prima non potevamo fare praticamente niente.
Dopo le numerose testimonianze dei ragazzi la Garante ha risposto ad una domanda che le era stata posta prima del termine dell'incontro:
Chi è la Garante e come ci si diventa?
In risposta la Garante ha messo in luce l'importanza della conoscenza e della sensibilizzazione in merito al tema dei diritti dei minori e degli adolescenti che, in questo momento di pandemia, talvolta sono venuti meno. Fare la Garante costituisce un lavoro di conoscenza, di maturazione di idee e soprattutto di educazione. In questo momento di difficoltà è forte il bisogno di normalità di ragazzi ed è necessario che ciascuno conosca i propri diritti per non violare quelli degli altri.
Dopo i saluti ed i ringraziamenti finali a tutti i ragazzi, la Garante si è congedata con l'invito a continuare a riflettere sui diritti e doveri di bambini, adolescenti e coloro che se ne prendono cura; nella speranza di poter continuare ad avviare momenti di scambio e dibatto.
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